Just for a Drive
25 giugno 2018
“When was the last time you got up and went just to drive? Not to anywhere, not for everything; just for a drive?”
Iniziava così uno stupendo servizio di Top Gear (stagione 11 puntata 2) dove Jeremy parlava del piacere di prendere l’auto, in quell’occasione una CLK Balck Series, e partire, senza una meta, senza una motivazione, solo per per il piacere di guidare, ed è quello che è successo ad Andrea sabato sera.
“Succede che ti ritrovi al sabato pomeriggio stanco morto dopo le lunghe giornate lavorative, quando il corpo desidera solo un divano e la televisione, ma con l’anima che vuole essere sballottata per ore in uno scomodo sedile in carbonio.
Vince l’anima e si parte senza riflettere: 240km di guida in solitaria che stancheranno sì le membra, ma risanano la mente e regalano esperienze che si ricorderanno a lungo e con piacere.
Il giro è ormai uno di quelli che faccio più spesso – Lecco, culmine S.Pietro, Val Taleggio, Passo S.Marco e rientro da Morbegno – ma la novità è l’orario serale, che ha il vantaggio di farmi incrociare pochissime auto e con la luce del tramonto che rende tutto più speciale.
Non sono un solitario, ma amo guidare da solo perché riesco a ricreare più facilmente l’alchimia che connette l’uomo all’auto, quando il pensiero conscio quasi si arresta e si vive solo il momento presente (“hic et nunc” per chi ha fatto il classico) e tutti i sensi diventano sempre più acuti:
la vista che cerca di vedere sempre oltre la curva e che legge freneticamente l’asfalto.
Le orecchie tese, a sentire tutti i suoni del mezzo.
Il tatto delle mani, dei piedi e del sedere a tradurre la pressione in feedback necessari a non fare errori.
Tutto questo a bordo di un’auto che sembra studiata per fare l’amore insieme a lei mentre si danza velocemente da una curva all’altra.
Arrivo in cima al passo San Marco stanco ma pienamente appagato e mi sento una persona davvero fortunata anche per queste magnifica esperienza.
Per me un appassionato di auto prima di tutto DEVE essere un appassionato di guida, così, mentre l’auto si raffredda e guardo il panorama, rifletto su cosa si perdono tutti quelli che preferiscono i raduni nei parcheggi a qualche ora di guida pura e fine a sé stessa.
Ripartendo dal rifugio mi ferma un papà con un bimbo di 6 o 7 anni chiedendomi di fargli fare un giro al figlioletto: come non accettare? La sua gioia è la ciliegina sulla torta di una serata perfetta.”
by Andrea #014