WRC 2017 – Montecarlo
Ci sono emozioni, nella vita di un appassionato, che prima o poi vanno provate.
Queste emozioni si propongono con occasioni da prendere al volo, che almeno una volta nella vita vanno vissute.
Nel mondo di un appassionato di rally una delle occasioni più ghiotte si presenta sotto forma di quella competizione di inizio stagione, tale rinomato Rally di Montecarlo.
Un evento importante per molti motivi, e’ il primo appuntamento della stagione, di conseguenza la prima occasione per valutare se i test invernali hanno dato buoni frutti ma anche perché, in questo 2017, c’è stato il debutto di una nuova categoria, le WRC+, un deciso salto di qualità rispetto alla massima categoria dell’anno scorso. Nuove auto, nuovi progetti e con la dipartita di VW nuovi accoppiamenti piloti/case costruttrici le quali hanno potuto godere di un regolamento che permetteva una decisa iniezione di cavalli, mantenendo la stessa cilindrata di 1600cc ma con flange più generose e pesi ridotti, notevoli estrattori d’aria posteriori, enormi alettoni, allargamenti di carreggiata e impianti frenanti rivisti e aumentati. Ora sfiorano i 400cv ma guadagnando prestazioni anche a livelli di tenuta di strada e guidabilità che garantiranno tanto spettacolo di guida per tutto il campionato.
Bhe, a questo punto diventa imperativa la presenza a questo rally ancor più imperdibile, caratterizzato da prove sia giornaliere che notturne, lunghissime tortuose e impegnative, svariate condizioni stradali che contemplano asfalti asciutti, innevati e ghiacciati nella stessa PS, tanto per complicare le cose nella scelta di gomme e assetti!
Tralasciando però la sostanza di cui sono fatte auto e PS, quello che difficilmente da una fotografia o da un video si riesce a capire è quello che si respira sui tornanti.
Tutti sappiamo che vedere un rally non significa la comodità di una sedia o di uno spalto, sappiamo già ancor prima di partire che saranno da mettere in conto ore di guida anche notturna, chilometri a piedi e tanto sonno arretrato, giornate stancanti, in questo caso anche fredde, perché “il Monte” si sa e’ a gennaio e, come sempre, le temperature sono di molti gradi sotto lo zero.
Ma l’esercito degli appassionati non si ferma, nemmeno sotto l’acqua o sotto le grandi nevicate che hanno contraddistinto spesso molte PS negli scorsi anni. Ed e’ questo che rende uno sport favoloso, perché la vera passione non si ferma davanti a nulla, aspettando ore anche solo per vedere un passaggio di pochi secondi dei propri idoli!
E la passione, amicizia, unione, la si sente lì, a bordo strada a -10° con i piedi nella neve, sotto centimetri di abbigliamento mai sufficienti, il Monte è da sempre anche questo, tra i mille falò accesi per scaldarsi, un marchio di fabbrica in pratica, decine di barbecue che producono sapori e profumi inconfondibili e creano un clima di allegria e spensieratezza. Immagini che si vedono in ogni video girato riguardante questo rally… Un connazionale poi, per chiacchierare, lo si trova sempre, da qualsiasi parte del mondo si arriva.
Poi succede qualcosa che spezza la calma e la routine, tutto si scalda, il freddo, la stanchezza. Il sonno si dimentica non appena i primi apripista passano e i primi elicotteri volteggiano in cielo.. si aspetta quello giallo, quello ufficiale dell’organizzazione WRC che preannuncia l’arrivo delle prime auto.
L’attesa e’ palpabile, si scruta ogni angolo visibile della montagna, percorrendo a vista la strada a ritroso fin oltre l’ultimo punto visibile. Le ultime chiacchiere sono di chi pronostica già un vincitore, chi dopo attento esame della strada o della curva immagina e racconta già la reazione dell’auto al passaggio…
Sono solo pochi minuti, sembrano eterni, lungo la vallata o la costa della montagna si sente finalmente un rombo avvicinarsi sempre più, quello vero, quest’anno lo è davvero come i vecchi tempi, il bombardamento in rilascio dovuto al bang fa sentire tutti i cavalli intrappolati in pochi cc che non aspettano altro di sbranare l’asfalto chiedendo al pilota di affondare sul gas il prima possibile.
Tutti gli spettatori si caricano di incitamenti, i fotografi si appostano pronti ad immortalare il momento per sempre, da lì è un attimo, non bisogna distrarsi, quello che succede attorno non conta più, l’auto sbuca dalla curva all’improvviso, velocissima, scomposta ma sotto il chirurgico controllo del pilota guidato dalle note del fidato navigatore, pochi secondi, che tu sia su un tornante ad ascoltare dapprima lo scalare di marcia e in seguito la rapida successione di cambiate velocissime, o che tu sia su un rettilineo percorso a folle velocità quei pochi secondi hanno riempito tutto l’ambiente di una grandissima emozione e, mentre il frastuono dello scarico si allontana tra decine di esplosioni sparate dai nuovi scarichi che rendono davvero giustizia a queste auto, rimane il vociare dei primi commenti a caldo su questo passaggio di tutto il pubblico ancora galvanizzato dallo spettacolo.
Inizia a questo punto ogni sorta di discussione, di valutazione, l’attenta considerazione da parte di tutti su ogni argomento immaginabile, come dei tecnici che analizzano nei minimi particolari ogni dettaglio anche il pubblico esprime la propria considerazione su quanto ha assimilato a pelle in questi secondi. Il tutto dura un minuto, tempo che lo spettacolo si ripete da capo per i passaggi successivi.. Il fuoco, il barbecue, tutto quello che c’era prima è dimenticato, tutto è canalizzato in quelle poche centinaia di metri avanti a noi…
Se poi capita l’errore, la prontezza di riflessi del pubblico è rivolta nell’aiutare i concorrenti a rimettersi in strada perdendo il minor tempo possibile, una spinta all’auto non la si nega mai, indipendentemente dalla classe in cui gareggia, il gruppo è sempre folto e nutre enorme rispetto per ogni concorrente e in un attimo si salva l’auto anche dalle situazioni più difficili, un bagaglio di emozioni ancora più carico da portare a casa e da raccontare agli amici.
Insomma, il motorsport e in particolare i rally sono l’occasione per unire migliaia di persone con le stesse emozioni in un unica immensa famiglia, non ci sono schieramenti, chiaro ognuno ha il suo pilota o la sua macchina preferita, ma non denigrerà mai un avversario, un “tifoso” (faccio fatica davvero a usare questo termine in questo ambiente) che la pensa diversamente sarà solo un’occasione per confrontarsi e bersi una birra insieme e questo avviene grazie ad uno sport pulito, sano, emozionante, umano ma purtroppo poco valorizzato, il che rende ancora più forte questo spettacolo che sta in piedi da solo regalando, è bene ricordarlo, gratuitamente, uno show mondiale.
Rientrato a casa ho passato ogni ora della giornata a ricordare quanto visto, le foto aiutano, i video anche, ma quello che mi è rimasto sulla pelle è qualcosa che non c’è modo di descrivere, è qualcosa di mio e di tutte le persone che con me hanno vissuto queste giornate intense!
Ringrazio chi mi ha attaccato questa passione, davvero!
Per Special Stages, Davide Go Miorin.
#DriveClimbFun